I DONI DELLA MORTE

I DONI DELLA MORTE

I DONI DELLA MORTE
Ogni giorno la parola ‘morte’ rieccheggia intorno a noi esclusivamente secondo una visione ed una percezione negativa, ma vi siete
mai posti la necessità di vedere qualcosa di buono in ciò che di solito vi spaventa tanto?
La maggior parte di noi sa che la dualità è un aspetto molto tipico della natura umana ma raramente quando sentiamo, viviamo o
pensiamo di subire una situazione, una relazione o un’ emozione ci soffermiamo sul capire come potrebbe essere se vista da un’ altra
angolazione.
La parola dualità mi introduce fin da piccolo la necessità di distinguere il nero dal bianco, due colori apparentemente opposti ma che in
realtà condividono lo stesso significato; impariamo a distinguere maschio e femmina, apparentemente diversi ma emozionalmente
uguali; iniziamo a stare svegli di giorno e dormire di notte acquisendo istantaneamente il concetto di luce e ombra, accettiamo l’ una e
scartiamo la seconda; ci viene insegnato che è giusto andare al compleanno di un amico portando un regalo mentre è sbagliato il
contrario ed assimilo il concetto che devo necessariamente stare alle convenzioni per essere integrato…. E così via……
Sono nata e quindi nella dimensione parallela a questa mi sono distaccata dalla fonte ma sorrido a mia madre quando mi prende la
mano e tutti i familiari fanno festa,… nessuno è attraversato da dubbi sapendo che dall’ altra parte del velo hanno ‘perso’ seppur
momentaneamente un pezzettino che adesso qui si chiama ‘IO’.
Quando cominciamo ad andare a scuola la comodità della routine della vita familiare ‘muore’ perché cessa di esistere per fare spazio
ad una nuova esperienza che ci accompagnerà per molti anni, ma nessuno fa il funerale! Eppure anche questo è un banale e
semplice concetto di morte!
Ogni volta che qualcuno mi ferisce ma io trovo la forza di perdonare io lascio morire quella parte di me che vorrebbe sabotare la mia
serenità tenendomi imbrigliata ad emozioni di bassa levatura per festeggiare la dolcezza dell’ amore: festeggio e sorrido!
Quando il buon padre di famiglia coglie nell’ orto i prodotti che la natura ci offre con generosa collaborazione, sa che una pianta muore
e ringrazia l ‘ universo per avergli concesso di vivere il suo destino che si compie nel momento in cui soddisfa i bisogni degli altri. L’
Universo festeggia! Non ci punisce perché una pianta matura è pronta a morire per il nostro bene!
In natura ogni giorno sono infinite le manifestazioni di vita e di morte che ci restano indifferenti ma che se osservate e comprese ci
aiutano a creare un rapporto più confidenziale con tutte quelle cose tabù che spesso ci priviamo anche di pensare.
Io lascio morire ogni giorno una parte di me quando invece di brontolare mia figlia scelgo di spiegarle le cose con fare amorevole e
comprensivo. Quella parte di me legata ad atteggiamenti del mio passato e che richiamano lo stereotipo della mamma brontolona
muore, si stacca dalla mia energia e si dissolve nell’ Universo riflettendo la nuova vibrazione su tutte quelle mamme che più o meno
consapevolmente lasceranno andare questo modello ed accetteranno la trasformazione.
Ma il miracolo vero sapete qual’ è?
Che mia figlia, vivendo nel riflesso delle mie vibrazioni, sentirà che qualcosa è cambiato e lascerà andare e cancellerà quella parte di
sé legata alla paura di essere brontolata e libera di potersi esprimere e fidare di un nuovo aspetto di NOI ogni giorno sarà sempre più
serena, e come lei tutti quei bambini su cui va a riflettersi questo cambiamento.
E’ morta la rabbia ed ha lasciato il posto ad un sorriso!
Ogni volta che una persona ci chiede aiuto e noi voltiamo le spalle gli Angeli piangono!
Ogni volta che io sono apparentemente in ritardo ma decido di prolungare il mio ritardo per aiutare una persona anziana ad
attraversare la strada, lascio morire quella parte di me egoista ed egocentrica e creo una nuova vibrazione di fiducia reciproca.
Cancelliamo quindi il ricordo di una parola e ridipingiamo dentro di noi un arcobaleno perché ogni istante della nostra vita e della
nostra evoluzione ci chiama a lasciar andare un comportamento, un ricordo, un’ emozione che ci tiene legati a sentimenti di sofferenza
per poterci dirigere attraverso un ponte incontro al nostro nuovo Sé, e tutto intorno a noi per magia comincerà a trasformarsi in
qualcosa di più caldo, accogliente, sereno e capace di darci fiducia….
Proprio come fa un arcobaleno! Un ponte fra la terra ed il cielo!
Noi saremo capaci di dipingere il nostro arcobaleno tra il ricordo di ciò che ero ieri e la fiducia di ciò che sono diventata oggi!
Torna al blog

Lascia un commento

Si prega di notare che, prima di essere pubblicati, i commenti devono essere approvati.