L’ ossidiana nera è una delle pietre più abbondanti sul pianeta terra e senza dubbio questo è un aiuto dato
dal cielo agli uomini sapendo cosa ci avrebbe atteso lungo il nostro cammino. Non servono guerre e
catastrofi per mettere alla prova la nostra sensibilità poiché tutti noi affrontiamo quotidianamente piccole
o grandi sfide che ci pongono di fronte a scelte che richiedono coraggio.
Usata in meditazione l’ ossidiana nera ci dona la forza di affrontare visioni di ricordi nascosti e sepolti nel
profondo e dai quali ci siamo difesi per paura di vedere cose che potrebbero anche non piacerci. Se usata
con tale proposito fate sì che sia una scelta consapevole, che abbiate scelto voi il momento e che non sia
imposto dalle circostanze. Per la sua natura tagliente veniva usata fin dall’ antichità come punta per frecce,
coltelli e lance,… questo ne rappresenta bene anche la sua azione a livello energetico. In considerazione di
ciò io l’ ho sempre considerata come un ‘bisturi’ dal momento che va a lacerare la nostra corazza ed apre
un varco nell’ oscurità capace di far affiorare dolori e ricordi sepolti da chi sa quanti secoli ma che
comunque è necessario rivedere, rielaborare, comprendere ed integrare per poi lasciar andare il peso
emozionale al fine di proseguire il nostro cammino più saggi ma più leggeri. Per questo io consiglierei
sempre di lavorare con l’ ossidiana nera in associazione con pietre che sostengono il cuore e calmano la
mente.
L' ossidiana nera rappresenta altresì il coraggio di chi non si piega di fronte alle sfide della vita, la volontà di conoscere
le proprie origini, le proprie paure, integrarle e far sì che queste da piccoli mostri nascosti nel buio del
nostro inconscio possano diventare alleati sul sentiero di crescita. Quando riusciamo a riconoscere l’ origine
dei nostri limiti , non importa che sia questione di vita o di morte, poiché il timore di non essere all’ altezza
riesce a limitare le nostre capacità ogni volta che ci esponiamo ad un cambiamento necessario per il nostro
percorso evolutivo, ogni conflitto diventa un valido alleato da cui trarre insegnamento per noi stessi e per
gli altri.
Del resto il guerriero non va in battaglia senza sapere che corre il rischio di perdere la vita, ma riesce a
riconoscere il pericolo evitando che questo gli tolga energia per poter valutare la strategia migliore usando
le doti e le armi che ha a disposizione. Così facendo trasmuta la paura in coraggio poiché ha fiducia di sé ed
è sempre più consapevole del proprio valore.